giovedì 17 settembre 2009

The Bloody Beetroots: eroi decaduti o pantomimi industriali?

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Questo è l'interrogativo che assale milioni di persone? No, solo la metà molto probabilmente, ossia solo chi li vide indossare le maschere pari passo coi MSTRKRFT, alzare la testa, guardare in sù e vedere i Crookers, digerire un suono ancora ruvido adatto alla dancefloor, non adatto alle programmazioni radio-televisive del post Aoki. Badare bene, a questo punto, è fondamentale. "Romborama" è la questione. "Romborama", nonostante Bob Rifo desista dall'esporlo (vedere per credere questa scena, imbarazzante per il semplice motivo che chi dovrebbe essere lì a rispondere non è quel tipo di pubblico) è un'operazione commerciale già largamente pensata e pescata con 'Warp', molto probabilmente il miglior pezzo electro di quest'anno già dal 31 dicembre duemilaotto, grazie al cui video sulla più nota rete musicale satellitare e non, i BB hanno gettato l'amo, posto le basi per ciò che ora sono diventati, e colto, come conseguenza di un successo planetario, la palla al balzo per seguenti collaborazioni con Marracash & Co., trasformandosi da eroi della notte in icone delle più ignoranti schiere di ragazzini/e, fra un anno dimentichi del loro synth acre, impegnati a idolatrare altri super personaggi della musica da commercio. Lungi da me la voglia di manifestare tutto ciò se non dopo essermi imbattuto appunto in "Romborama", e in quella serie di tracce le quali, avendomi conferito la stessa certezza che sta scritta su nel titolo (senza punto di domanda), dimostrano, confermano l'esatta evidenza: 'Have Mercy On Us' con Cécile, 'Theolonius' e i suoi input da videogames anni novanta, 'Storm' iraconda e ingannevole, come la stessa '1.9', prese singolarmente sono tutte creazioni che ammiccano in direzione di altri territori, opposti. Insomma, condizioni valide, non del tutto condivisibili. Prezzo da pagare bello alto per uno che, nato nel '77, decise e decide tutt'ora ('Sperm Donor') di ribellarsi al pop.


Music by: The Bloody Beetroots
Photo by: Cloz

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