venerdì 29 gennaio 2010

My way.

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Quando abbandonerò la Svezia, continuerò ad ascoltarla da qualunque luogo in cui mi troverò proprio come facevo prima. Essa, a quel punto, non varrà né più né meno, già so, farà l'effetto traballante che attendo spasmodico ma che tuttavia fatico a definire nel pensiero, similmente al desiderio che ne faccio di un'attesa, che l'estate arrivi ma ghiacciata, che i prossimi contenitori di giorni possano risultare soddisfacenti, che la Svezia sia reale ma fuori dal mondo quale mio ricovero. Controllati per un attimo gli sbalzi d'umore, tutto ciò, risulta infatti il giusto accordo per una permanenza, questa come una qualsiasi, sofferta ma magica per ogni attimo rievocabile. Esattamente come la musica: la ascolti suggestiva, luccicante e rarefatta, in grado di inoltrare al corpo temperature diverse per ogni traccia; la conosci e ti avvicini a ciò da cui cerchi di allontanarti idealizzandola ogni giorno, perché così si fa, così è la strada, quella prevista per il sottoscritto. Ci è voluto un pò per inculcarlo in alcune teste, ma, quasi a fine giro, pare sia tutto vero, e a testimoniarlo un titolo che ancora una volta è leggibile azzeccato seppur scritto e pensato da quelle stesse persone maldestre, straordinarie se artisti. Forse una fortuna quella di poter, anche solo, assistere a tutto questo, che rende irripetibile ogni singola situazione per qualcun'altro. Forse questo fiocco di neve non doveva scendere prematuro, ma la sola idea di poterlo assaporare così fino in fondo, immerso e solo fra mosse straniere, mi inebria, tanto che vorrei non dover lasciare tutta questa freddezza, tanto che vorrei poter trasferire quel corso, il mio corso degli eventi, qui senza che esso possa cambiare. Impossibile, perciò lo racchiudo in questo ricordo. A tutti quelli che mi chiederanno cos'è stata la Svezia. I jj incontrano Lil Wayne e ne esce un capolavoro.


Music by: jj (featuring Lil Wayne)
Photo by: Sincerely Yours

sabato 23 gennaio 2010

10 buoni motivi per idolatrare Sheldon.

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Esistono rari personaggi validi nel mondo delle serie tv. Dico rari perché con validi intendo specificare quelli davvero brillanti, quelli talmente forti da permettersi di diventare idoli di qualcuno. Potrei contarli sulle dita di una mano, senza fatica disporli in ordine di gradimento, elencarne, per ognuno, almeno dieci buoni motivi per riconoscerli in quanto tali: mini eroi dalle svalvolate attitudini. Sheldon Cooper è uno di questi perché:

quando bussa alla porta è assolutamente riconoscibile e pertanto evitabile anticipatamente nel caso si trattasse di un favore avanzato in nome di un'amicizia come pratica sociale, un adattamento per extraterrestri in piena regola che è la furbata necessaria a una sopravvivenza più complicata.
2
· si compiace di far trapelare integralmente la propria ostinatezza in rapporto a una qualsivoglia causa lo interessi o minimamente lo renda curioso, scaricando addosso ai malcapitati tutta la sua pesantezza commista a ilarità che lo rendono reale più di molte altre invenzioni.
3
· quando va al cinema cerca il punto di acustica migliore, mediante prove vocali del tutto fuori dalla normalità di cui un individuo può godere.
4
· è l'essere abitudinario per eccellenza, tanto che, nel caso di imprevisti, gli riesce sempre di rivendicare tempo, spazio e modalità per portare a termine ogni piccolo e ingombrante pallino della propria routine (vedere per credere).
5
· vorrebbe controllare le persone come controlla Mario in Super Mario 64.
6
· concepisce i regali come formalità sociali spacciate per cortesie esplicative di bontà, ne scongiura l'inconsapevole arrivo, ma, soprattutto, manifesta una strana reazione se l'offerta ricevuta risulta impagabile.
7
· si considera troppo evoluto per poter imparare a guidare, definendosi 'Homo Novus'.
8
· non riuscendo a fare amicizia senza sembrare un pedofilo, ha ideato, grazie ad un libro per bambini, un algoritmo al fine di stringere primi legami con le persone.
9
· sono state formulate più ipotesi sul come potrebbe riprodursi; la più quotata, quella secondo mitosi, sostiene che egli possa dividersi in due Sheldon dopo aver mangiato un'enorme quantità di cibo thailandese.
10
· quando sorride è semplicemente terrificante.


Music by: Hot Chip
Photo by: The Big Bang Theory

giovedì 14 gennaio 2010

Not climb.

Jay Reatard  da MateusMondini.
Se qualcuno oggi, come ieri, mi domandasse quale artista preferirei sentire dal vivo, risponderei (con le dovute eccezioni del caso): Jay Reatard. Testimone qualcuno a cui l'ho detto e la cui replica è stata: "Ha appena suonato a Bologna". Peccato, che vi fosse del territorio non facilmente valicabile a separare lo spettatore dallo show. Peccato che qualcuno mi faccia notare all'istante del suo esser deceduto direttamente nel sonno. Ora poco importa se piace spacciare dediche come questa per piaggeria da groupie, fino a prima dell'estate un solo nome pesava come uno scoglio e pativo paura ad avvicinargli altri simili, in seguito l'istrionismo pareggiato da alcuni mi ha fatto garbare l'idea di una scena niente male, grottesca e tanto stramba (nel senso di pazza) da non essere mai sicuri e restare sempre incerti sul prenderli seriamente. Sbrigativo il più possibile, a partire da quel periodo, e nei supermarket in circostanze di assoluta apatia soprattutto, le giornate le passo accompagnato da un amico immaginario in più, evocabile a mio piacimento con un click (play), e, nell'esigenza, d'ora in poi le trascorrerò uguali a maggior ragione. E' però un'enorme remora ad accettare la notizia alla quale quasi non credo tuttora. L'occasione, in compenso (se così può definirsi), mi offre l'opportunità di celebrare e al tempo stesso impiegare tale sagoma per una limpida dimostrazione di quel che precisamente intendo quando individuo qualcuno come mio verosimile amico. Diverso dal sottoscritto, ma di un bonario (non fatevi fregare dall'antipatia che suscita nell'assomigliare fisionomicamente a Grignani) che rinuncerebbe a lussi e comodità pur di non avanzare uno sgarbo che conta e aggiunge calibro; e poi mi offrirebbe tante di quelle birre nel modo giusto che è proprio quello che ci vorrebbe per sentirsi, come dire, un pò meno spettatori e più assistenti, per lo meno. A portata di mano, l'ideale. Questo, non un ossequio ma piuttosto un bel modo per continuare ad ascoltare la tua musica con entusiasmo identico e con l'esaurimento che da qui in avanti di tanto in tanto si paleserà.

Troppo tardi, il segno lo hai già lasciato.



Music by: Jay Reatard
Photo by: Mateus Mondini