sabato 27 marzo 2010

My big white, o anche l'anno del nevone.

En hiver da CatsFive.
Si sta sciogliendo tutto intorno a me. Un'intera stagione muore con l'avvento del clima mite e della mia partenza; non c'è più bianco a ricoprire la balconata e a sovrastare lo spazio. Inutile dire che lì dentro, nel mezzo, si stava proprio meglio, stazionari nel vero senso della parola, a sentirsi soli come invecchiati soli e immersi nel famigerato e tanto personalmente agognato grande bianco. Quest'ultimo, più che un semplice ambiente, costituisce in se una collezione di temperature, musiche e visioni andanti a formare l'atmosfera perfetta per il sottoscritto, riscontrabile solo ed esclusivamente in posti speciali, mai ostili, dove all'inizio basta coprirsi a modo per poi ritrovarsi, una volta terminato il freddo, con l'abitudine persa per la giacca corta che inevitabilmente viene sù. E' stato l'anno del nevone, un anno insolito, assente da decadi e decadi probabilmente, rigido a più non posso tanto da forzare a un rivestimento casalingo doppio o addirittura triplo, ma con che invidiabile rispolvero del momento di questi tempi grigi, affollati nell'ora di punta e perturbanti dopo le cinque. Estese note pizzicate al dulcimer, tormenti campionati e scongelati pronti, erano questi gli accompagnamenti glaciali delle ore post-doccia, quando altrimenti scorrevano tiepide le produzioni italo-svedesi registrate alle baleari, stile l'ultima, l'uscita numero tre, effimera e squisita almeno quanto l'esclusa 'My Way', fra le tracce al contatore probabilmente la seconda sul podio. Rimane solo il ricordo di tutto questo mentre saluterò con la mano l'inverno da un aereo, entrando chissà in quale ambiguo e ambivalente habitat, sporco da lavare di giorno in giorno senza poter evitare la difficoltà di specchiarsi e riconoscersi diversi, impossibilitati ad agire secondo spontaneità. Bella fregatura.


Music by: jj, Roggy Luciano
Photo by: Cats Five

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